Disturbo da alimentazione incontrollata fra difficoltà di gestione delle emozioni e disregolazione degli impulsi
- definizione: cosa è e come si presenta
- ruolo della gestione delle emozioni e della disregolazione degli impulsi
- Percorso di Psicoterapia e Mindfulness
Definizione: cosa è e come si presenta
Sempre più frequentemente oggi si parla di abbuffate e disregolazione dell’alimentazione fino ad arrivare al disturbo da alimentazione incontrollata o Binge Eating, caratterizzato dalla presenza di frequenti e ricorrenti episodi di abbuffate che si verificano per almeno due giorni a settimana, per un periodo di 6 mesi. Per comprendere meglio possiamo quindi chiederci: Cos’è un abbaffuta?
Per abbuffata si intende un comportamento alimentare caratterizzato da mangiare una quantità di cibo maggiore di quella che si mangerebbe abitualmente, in un periodo di tempo ristretto e circoscritto.
Generalmente le abbuffate sono caratterizzate da:
- mangiare più rapidamente del normale;
- mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni;
- mangiare grandi quantità di cibo, in assenza di fame e/o appetito;
- mangiare e abbuffarsi in solitudine;
- sentimenti e stati d’animo di disgusto e senso di colpa a seguito del comportamento di abbuffata;
- non sono presenti comportamenti di compensazione
Difficoltà di gestione delle emozioni e disregolazione degli impulsi
Un ruolo centrale nell’innesco di questo comportamento e del suo ripetersi è svolto dalla difficoltà di gestione delle emozioni e dalla disregolazione degli impulsi.
Le abbuffate possono quindi rappresentare una modalità disfunzionale di risposta comportamentale nella gestione di stati emotivi vissuti come difficili e intollerabili. È presente un’incapacità di autoregolazione emotiva che sfocia sul versante comportamentale.
Gli stati emotivi coinvolti possono essere molteplici: ansia, tristezza, disperazione, noia, rabbia, preoccupazione, frustrazione, vergogna, colpa. Viene a crearsi un circolo vizioso in cui si ricorre al cibo per sentirsi meglio, sentendosi invece poi peggio per poi tornare al cibo per risollevarsi. Il cibo viene utilizzato come soddisfazione immediata, in quanto le abbuffate allontanano immediatamente il disagio. Il passaggio è dal disagio alla gratificazione, legate al cibo e al senso di pienezza per poi ritornare al disagio con l’aggiunta della presenza di senso d’inadeguatezza, senso di colpa, disgusto, recriminazioni che vanno a innescare nuovamente il comportamento di abbuffata.
Percorso di Psicoterapia e Mindfulness
Durante il percorso di psicoterapia il lavoro è centrato inizialmente sulla storia della persona e sulla comprensione del funzionamento ciclico del disturbo, riconoscendo gli automatismi, per poter iniziare a gestirli diminuendo i comportamenti di discontrollo. Andando a lavorare poi sui vissuti emotivi e i processi cognitivi centrali del disturbo, sulla percezione e dispercezione dell’immagine corporea e apprendere strategie per la gestione delle ricadute.
Il lavoro fatto attraverso la Mindfulness per facilitare il processo di autoregolazione delle emozioni e degli impulsi e coltivare una nuova attitudine verso se stessi e l’alimentazione come nutrimento.
È molto importante darsi la possibilità di apprendere un nuovo stile di vita in cui il cibo non è l’unica fonte di gratificazione, aprendosi al contatto e al piacere nella propria vita di tutti i giorni.